Cos'è saartjie baartman?

Saartjie Baartman

Saartjie Baartman, anche conosciuta come Sarah Baartman, nata intorno al 1789 probabilmente nella zona del fiume Gamtoos in Sudafrica e deceduta il 29 dicembre 1815 a Parigi, fu una donna Khoikhoi che fu esibita in Europa a causa delle sue caratteristiche fisiche.

La sua vita è stata tragicamente segnata dallo sfruttamento razziale e sessuale. Dopo la morte del suo compagno, un commerciante olandese, Baartman fu persuasa a recarsi in Inghilterra nel 1810 con la promessa di diventare ricca e famosa. Tuttavia, invece di una vita agiata, fu esibita come fenomeno da baraccone, mostrata come un'attrazione da circo per le sue caratteristiche fisiche percepite come esotiche e "primitive", in particolare i suoi glutei e la sua steatopigia (un'accentuata deposizione di grasso nelle natiche e nelle cosce).

Dopo anni di esposizione in Inghilterra, fu "venduta" a un addestratore di animali a Parigi, dove fu ulteriormente sfruttata e costretta a esibirsi in condizioni umilianti. Studiata contro la sua volontà da scienziati e anatomisti, divenne un oggetto di dibattito scientifico e di curiosità morbosa.

Saartjie Baartman morì in povertà e malattia. Dopo la sua morte, i suoi resti furono conservati e messi in mostra al Musée de l'Homme di Parigi fino al 1974.

La richiesta di restituzione dei suoi resti al Sudafrica è diventata un simbolo della lotta contro il razzismo e lo sfruttamento coloniale. Nel 2002, dopo una lunga campagna, i suoi resti furono restituiti al Sudafrica e sepolti nella sua terra natale, ponendo fine a più di 200 anni di profanazione.

Saartjie Baartman è oggi considerata un'icona della dignità e un simbolo della lotta contro l'oppressione razziale e coloniale. La sua storia serve come promemoria delle conseguenze disumanizzanti del pregiudizio e dello sfruttamento.